All’attenzione del Consiglio Direttivo dell’Associazione con preghiera di diffusione tra i soci.
Gentile Associazione, scriviamo in qualità di rappresentanti del Dominio Collettivo delle Comunità Montane di Seravezza, soggetto che si sta opponendo alla svendita del patrimonio collettivo e alla gestione opaca delle concessioni estrattive nel nostro territorio.
Il 1° aprile 2025, il Consiglio Comunale di Seravezza si è riunito con un Ordine del Giorno che potrebbe determinare un ulteriore passo verso la perdita definitiva di beni appartenenti alla collettività, senza che siano stati rispettati i principi della gestione separata previsti dalla Legge 168/2017.
Perché è urgente intervenire
- Il Comune di Seravezza ha amministrato beni di uso civico senza istituire la gestione separata, violando la normativa vigente. Ha poi tentato di legittimare retroattivamente queste scelte con una conciliazione Comune – Henraux S.p.A. svantaggiosa per la collettività.
- La conciliazione con Henraux S.p.A. prevede la cessione di terreni senza un’adeguata valutazione economica e giuridica dell’impatto di simili scelte sulla Comunità.
- Il conflitto di interessi del Comune nella gestione delle terre collettive risulta del tutto evidente.
Cosa stiamo facendo
Abbiamo richiesto l’accertamento della gestione separata anche per gli anni precedenti in cui il Comune ha agito senza rispettare la normativa.
È stato inoltrato tramite la Federazione dei Domini collettivi ‘Paolo Grossi e Pietro Nervi’, un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale, evidenziando la perdita economica derivante da questa operazione.
Chiediamo alle vostre associazioni di sostenere pubblicamente questa battaglia, affinché la voce della collettività non venga soffocata da interessi privati e decisioni amministrative opache.
Conciliazione Comune Henraux
La conciliazione tra Henraux S.p.A. e il Comune, da noi tutti ostacolata in quanto prevedeva la cessione delle Apuane ai privati, è stata bloccata in sede di appello il 2 luglio 2024. In Corte d’Appello si può intervenire solo se si è formalmente presenti in giudizio, rappresentati da un legale. Un gruppo di cittadini, rendendosi conto che le lettere inviate alla Corte e la richiesta di rappresentanza avanzata all’avvocato di M. Wilderness non avrebbero avuto valore legale, ha deciso di agire direttamente e chiedere di essere ammesso in giudizio.
Poiché i frazionisti erano rimasti assenti nelle fasi precedenti del processo, l’esito della richiesta era incerto. Tuttavia, senza la loro richiesta, il Monte Altissimo sarebbe già divenuto un bene privato allodiale. I passi precedenti, come il ricorso al Commissario e al TAR, sebbene rigettato, non sono stati vani: hanno contribuito a dimostrare il grave conflitto di interessi tra il Comune e i residenti. La Corte ha quindi emesso un’ordinanza importante e ha rinviato l’udienza al 4 marzo 2025.
La regione e il sistema di sorteggio
La Regione ha introdotto un sistema di sorteggio per selezionare i rappresentanti della comunità che si è rivelato inefficace: i membri della Speciale Rappresentanza, durante l’udienza del 4 marzo, non hanno potuto parlare perché la Regione non aveva notificato alla Corte la loro presenza in giudizio e non erano, diversi di loro, rappresentati da alcun legale!
Ciò dimostra, se mai ve ne fosse necessità, la confusione e l’inefficienza degli uffici regionali preposti alla gestione del contenzioso e degli Usi Civici. Tuttavia, i diritti dei frazionisti sono stati difesi dal legale del Dominio Collettivo della Montagna di Seravezza che ha depositato, presso la Corte d’Appello, anche l’esposto inviato alla Corte dei Conti di Firenze dalla Federazione Nazionale dei Domini Collettivi.
Richiesta di elezioni ASBUC
Pur rispettando altre posizioni, riteniamo che insistere sulle elezioni ASBUC in questa fase possa favorire gli interessi dell’amministrazione regionale e comunale che si sono dimostrate vicine agli interessi privati. Molti membri dell’attuale Dominio Collettivo avevano già richiesto le elezioni ASBUC tre anni fa. Tuttavia, oggi la situazione è cambiata: esiste ormai un Ente di rappresentanza denominato Dominio Collettivo delle Comunità Montane di Seravezza ormai presente in giudizio sia in Corte d’Appello, sia presso il Commissario agli Usi Civici.
Già nel convegno di Trento del 16 novembre 2023, quando fu presentato il ‘caso Seravezza’ ed esposta la condizione di mancata accettazione, da parte del Comune e della Regione, della domanda di elezioni Asbuc, esperti e rappresentanti di altri Domini Collettivi consigliarono la costituzione dell’Ente di rappresentanza secondo la legge 168/2017.
La medesima risposta la ottenemmo in sede commissariale, nell’udienza del giorno 8 aprile 2024, quando il Commissario agli Usi Civici per l’Italia centrale ci confermò che la costituzione del Dominio Collettivo fosse la soluzione più efficace per l’autogoverno della comunità. Perché continuare a dipendere dal potere politico regionale e dal controllo amministrativo comunale quando la legge nazionale 168/2017 ci consente completa autonormazione? Che senso, ragione e intelligenza ci può essere nel rinunciare all’autonomia statutaria e all’autogestione e rimetterci alla volontà di una Regione e di un Comune che hanno ben fatto comprendere la loro sudditanza agli interessi privati?
Le elezioni del dominio collettivo
- I soci fondatori di un Dominio Collettivo sono coloro che avviano un processo di gestione collegiale dei beni collettivi.
- L’assemblea elettorale del Dominio Collettivo della Montagna di Seravezza ha già indetto elezioni, in tutte le frazioni, per il 5 giugno 2025, per formare l’organo di gestione che resterà in carica cinque anni, come previsto dallo Statuto.
- Manifestazione del 13 aprile 2025 a Seravezza
Il Dominio Collettivo di Seravezza, recentemente costituitosi, i cui membri fondatori rappresentano l’attuale consiglio provvisorio, desidera anche comunicare le ragioni della non partecipazione, come Ente, alla manifestazione indetta per il 13 aprile a Seravezza. Ricordiamo la vicinanza di vedute su alcuni temi e siamo riconoscenti alle associazioni ambientaliste che partecipano a questa manifestazione per la solidarietà manifestataci durante il percorso da noi iniziato ormai più di tre anni fa e approdato poi, per aggirare gli ostacoli posti da parte di Comune e Regione, alla costituzione di una legittima rappresentanza secondo la 168/2017.
Questo nuovo organo di autogoverno ci rende responsabili di importanti impegni di carattere giuridico e di rappresentanza collettiva, per evitare di imprimere a una libera e multiforme associazione di cittadini che hanno proprie sensibilità, una marcata caratterizzazione politica, abbiamo preferito non aderire ufficialmente alla manifestazione in oggetto lasciando, invece, ai nostri iscritti la scelta di parteciparvi come singoli cittadini. Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e per coordinare eventuali azioni congiunte. Ringraziamo sentitamente tutti coloro che lavorano per la tutela del paesaggio, delle acque, della biodiversità e del mantenimento dei beni collettivi per le future generazioni.
A nome e per conto del Dominio Collettivo di Seravezza,
la presidente pro tempore
Rossanna Giannini